Un progetto per la scoperta e riscoperta di vitigni che rischiano l’estinzione, al fine di consentire il miglioramento qualitativo delle produzioni esistenti. Il tutto attraverso investimenti in vigna in grado di garantire alla fase di trasformazione uve integre e sane, relativamente ad alcuni vitigni di importanza storica innegabile per il territorio del GAL Alta Locride (Gaglioppo, Magliocco, Magliocco Canino, Calabrese Nero, Nerello Cappuccio, Mantonico Nero, Guardavalle, Guarnaccia, Malvasia Bianca, Ansonica Bianca, Greco Bianco, Mantonico Bianco, ecc.). Sette aziende vitivinicole del territorio ed un’impresa di trasformazione hanno scelto di puntare sulla valorizzazione e conservazione dei vitigni storici, sul miglioramento qualitativo e la concentrazione del prodotto in un unico centro di trasformazione, per dar vita a due tipologie di vini passiti (bianco e rosso) e/o a mosto cotto da destinare ad aziende del settore della pasticceria tradizionale. Lo hanno fatto scegliendo la strada dell’associazionismo e della cooperazione, attraverso un innovativo Progetto Integrato di Microfiliera.
Con la firma delle convenzioni presso la sala del Consiglio Comunale di Bivongi, parte ufficialmente oggi 26 gennaio 2015, il Progetto Integrato di Microfiliera “Esperidi: Giardini dei vitigni perduti”. Il PIM prevede per le aziende partecipanti azioni finalizzate alla qualificazione produttiva dei vitigni storici, attraverso investimenti in macchinari ed attrezzature per la fase colturale, il potenziamento dell’efficienza idrica degli impianti, l’innovazione tecnologica dei processi produttivi, la selezione delle uve ed il conferimento ad un’impresa di trasformazione, Enopolis Bivongi S.r.l., localizzata in posizione baricentrica rispetto al territorio del GAL Alta Locride.
Il processo di costruzione del partenariato ha preso le mosse da una manifestazione d’interesse promossa dall’Associazione F.O.C.S. – Formazione Orientamento Consulenza e Studio, in risposta all’Avviso Pubblico del GAL Serre Calabresi Alta Locride del febbraio scorso, alla quale hanno risposto 7 aziende del comparto: De Luca Vincenzo, Feudo Gagliardi di Vozzo Teresa, “La Collinetta” di Merenda Nicola, Oppedisano Roberto, Quaranta Giuseppe, Società Agricola “A Lanterna” di Annalisa Fiorenza & C. S.a.s., Verdiglione Caterina. La società di trasformazione, Enopolis Bivongi S.r.l., in qualità di azienda capofila del PIM, si è impegnata a garantire la lavorazione delle uve conferite, per l’ottenimento di vini passiti e/o mosto cotto.
Il Progetto di Microfiliera “Esperidi: Giardini dei vitigni perduti” attiverà sul territorio del GAL Alta Locride (Bivongi, Camini, Caulonia, Monasterace, Pazzano, Placanica, Riace, Roccella Jonica, Stignano, Stilo), luogo di vocazione produttiva principale delle uve, investimenti per circa 359.892,00 euro, a fronte di un contributo pubblico del GAL Serre Calabresi Alta Locride di euro 172.070,00 e di una compartecipazione finanziaria da parte delle aziende per euro 187.821,00 circa. Inoltre sono stati già definiti degli accordi di cooperazione tra il PIM “Esperidi: Giardini dei vitigni perduti” ed alcune aziende del comparto dei prodotti da forno e della pasticceria artigianale, raggruppati nel contratto di rete “R.E.A.L. – Rete delle Eccellenze Agroalimentari della Locride”, in maniera tale da poter contare in via prioritaria sui prodotti vitivinicoli, provenienti dal trattamento e trasformazione delle uve di origine locale, realizzati all’interno del PIM.
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